mercoledì 25 settembre 2013

141. QUAM QUI MAXIME



Quam qui maxime
Castrone sauro – 4 aprile 2009
da Three valleys e Qualcosa in piu
Letteralmente, dal latino: “colui il quale massimamente”. Più facile tradurre con il costrutto “quant’altri mai”, e citare, a titolo d’esempio, un frammento dell’epistolario di Plinio il giovane: «Neque enim ulli patientius reprehenduntur quam qui maxime laudari merentur» (sentenza che si può trasporre, concedendosi qualche libertà: “nessuno sopporta le critiche meglio di chi merita massimamente le lodi”).